Cinque Trucchi posizionamento Google. Come fare un buon posizionamento e portare il tuo sito in prima pagina. Nel 2017 creare un sito web a poco prezzo è ormai una realtà. Ci sono numerose aziende che promettono la prima pagina in trenta giorni pur di riuscire a prendere la commessa e realizzare il tuo sito. Sfortunatamente queste aziende dimenticano un piccolo particolare: la concorrenza. Questo aspetto lo devono tenere a mente anche coloro che si cimentano e creano il loro sito web. Esistono decine e decine di siti, potenziali, concorrenti o competitor che creano una saturazione del mercato. E ci sono solo due modi per salire nelle prime pagine di Google: SEO o SEM. Il primo è la ricerca organica e naturale degli utenti, il secondo sono gli annunci che vediamo piazzati in alto e/o in basso nelle pagine di ricerca. Non solo, anche Google “spinge” verso questa saturazione in quanto il SEM, cioè gli annunci a pagamento, convengono di più al gigante della ricerca.
Ci sono oltre 200 fattori che stabiliscono la posizione di un sito web e l’algoritmo di Google, che calcola la classifica dei siti web, può cambiare anche oltre 500 volte in un anno. Tuttavia secondo molti esperti SEO il fattore più importante nel determinare la classifica di Google tende ad essere basata su quei piccoli link blu che si vedono su quasi tutti i siti web: Google dà maggiore importanza al vostro sito se un utente arriva da un sito pertinente che ha linkato, a sua volta, il vostro. Ma che però non sia Facebook o qualsiasi altro social network. L’ideale sarebbe ricevere visite da siti autorevoli e pertinenti. Per esempio se questo sito fosse inserito su wordpress.org che ha un’autorità maggiore permetterebbe a questo sito di salire nella classifiche di Google.
Il secondo “trucco” potrebbe essere l’offerta di sconti. Internet è la patria del commercio elettronico e tutti siamo alla caccia del buon affare. E se provassimo a fare un’offerta? Uno sconto, una promozione, un beneficio potrebbe essere una buona occasione per ricevere dei link e tornare al punto primo.
Il terzo “trucco” potrebbe essere la beneficenza e farsi inserire in un elenco pubblico di donatori. Oppure si potrebbe pensare a dedicare la propria azienda in un servizio di volontariato se non si ha la possibilità di fare donazioni con l’obiettivo di reperire link pertinenti e autorevoli in una sorta di scambio link generando poi link building.
Penultimo trucco è la scelta delle parole chiavi tramite l’utile strumento, gratis, di Google. Uno dei più grandi errori che i siti web fanno è la scelta di parole chiave sbagliate. Prendetevi il tempo per analizzare le parole chiave che producono conversioni. Un modo per farlo è quello di avere un software di analisi dei dati, come Google Analytics, installato sul vostro sito web in modo che si può vedere come i visitatori interagiscono e trovano il vostro sito.
Infine ultimo suggerimento è curare il nome delle foto. Nel momento in cui vengono caricate sul sito bisognerebbe rinominarle con un nome che possa essere riconducibile all’argomento. Certamente i nomi delle immagini non possono essere lasciati per come escono, del tipo “DSCF000” quindi il suggerimento è di inserire un testo alternativo in modo di mettere una breve descrizione (usando le parole) di ciò che l’immagine mostra. Essi sono necessari per il software utilizzato dai non vedenti in modo che sappiano che cosa c’è nella foto perchè tutti i motori di ricerca, tra cui Google, sono essenzialmente basati per i non vedenti e si basano sulle parole e quindi hanno anche bisogno della descrizione.
Francesco Cappello