Cosa fare a San Martino dove ogni mosto diventa vino.
A Borgagne e in ogni paese del Salento San Martino è una festa molto sentita. Il vino novello scorrerà a fiumi questa sera e la carne arrostita inonderà con i suoi profumi le strade nei nostri paesi. E poi castagne, lupini, pittule, baccalà, pittule con vari ripieni, patate dolci e chiacchiere a non finire. Anche il caminetto accesso sarà uno dei protagonisti di questa sera. Tutti attorno a questa struttura per arrostire, mangiare e bere vino in allegria. Ci si riunisce presso un’abitazione e tra un bicchiere di vino novello e un pezzo di salsiccia si parlerà del più e del meno. Per passare il tempo in allegria. Il tempo meteorologico sarà clemente com’è di tradizione con la classica estate di San Martino.
Intanto fervono i preparativi. I macellai e le cantine sono i luoghi più affollati. Molti hanno preferito fare la spesa giorni prima per evitare di trovarsi con un pugno di mosche. Non si può arrivare a San Martino senza avere un piano o non sapere cosa fare. Non è bello per un salentino non festeggiare questo santo importante originario dalla Francia.
Infine un pensiero a coloro che, invece, non festeggeranno San Martino, chi per malattia, chi di servizio, chi non se lo può permettere. E poi i nostri anziani, abbandonati dai figli nelle loro case che andranno a letto presto ricordando come ai loro tempi festeggiavano San Martino, dove ogni mosto diventa vino.