Dov’è l’olivo millenario di Borgagne?
Alcuni giorni fa in un noto gruppo su Facebook una turista scriveva di aver trovato durante le sue vacanze a San Foca “molte persone poco cortesi ed inospitali che vedono noi turisti come persone che veniamo ad invadere la vostra privacy”.Oggi vi voglio raccontare un episodio accaduto ieri, primo settembre, e ha come protagonisti tre cittadini di Borgagne (uno in realtà è di San Severo). Chi non ha mai dato un’informazione al turista capitato per caso a Borgagne: il mare, un ristorante dove si mangia pesce, uno dove si paga poco, il tabacchino, la farmacia e così via. Ieri mattina una donna ha chiesto informazioni per l’albero di olivo più vecchio, quello che risiede nelle campagne di Borgagne e che pare sia più vecchio del Colosseo, 4mila anni. I due abitanti (quello di San Severo sarebbe arrivato dopo) avrebbero potuto continuare nelle loro faccende, dire di non sapere (infatti non sapevano) dove fosse e mandare la donna a chiedere informazioni da un’altra parte. Invece proprio per quel maledetto senso di ospitalità che abbiamo nel nostro DNA uno dei due ha chiamato l’amico di San Severo, ma che risiede a Borgagne, e l’ha coinvolto in un tour per spiegare ai due autoctoni di Borgagne, e a quattro turisti di San Marino, dove fosse il vecchio olivo. Per quel senso di ospitalità insito nel DNA Salentino le faccende sono state trascurate, gli incarichi sono stati tralasciati solo per far conoscere al turista il nostro territorio, per non farlo sentire solo e soprattutto per non vederlo girovagare dentro Borgagne alla ricerca dell’olivo millenario.
Ora dato che i due autoctoni conoscono l’ubicazione dell’albero sono pronti a trasmettere questa informazione anche ad altri, nel rispetto dell’altrui proprietà privata e dell’ecosistema della pianta di 4mila anni.
Francesco Cappello