Posizionamento Google, quante possibilità ci sono per salire in prima pagina
Salire in prima pagina è il sogno e l’incubo di tutti coloro che hanno un sito e che si occupano del settore. Dai neofiti agli esperti più consumati il posizionamento Google è la bestia nera di tutti. Ad iniziare da chi paga per essere posizionato in prima pagina.
Posizionamento Google
Intanto sgombriamo il campo da qualche fraintendimento e da alcune mezze verità o mezze bugie. Per salire in prima pagina su Google non bisogna pagare nessun canone annuo, non ci sono costi nascosti e una volta saliti e posizionati in prima pagina difficilmente si riuscirà a scendere a meno che l’argomento toccato non sia pertinente, non piaccia agli utenti e quindi non piace a Google e non si incappi in qualche penalizzazione che faccia perdere posizionamento Google.
Perchè Google. Perchè questo è il motore di ricerca universale. Ci sono altri motori di ricerca ma non sono come Google. Le ricerche si fanno solo qui, e se non ci sei non sei su internet.
Per posizionarmi in prima pagina devo scegliere l’argomento, la parola chiave, o come la definiscono gli esperti, la keyword. Ma non mi basta una parola chiave, non avrebbe senso. Ne ho alcune e voglio posizionarmi in prima pagina su Google con tutte. Il sogno di tutti. In fondo perchè altrimenti ho speso quei xxmila euro?
Se mi occupassi di villaggi turistici, per esempio, obiettivo sarebbe scalare la classifica con la chiave di ricerca “villaggi turistici” che però, sfortunatamente, genera su Google quasi due milioni di risultati. I posti disponibili in prima pagina sono, però, solo dieci. Quindi perchè alcune agenzie possono promettermi la prima pagina? Lo possono fare nell’unico modo, comprando annunci Google, con la SEM (Search Engine Marketing).
Attualmente la chiave di ricerca “villaggi turistici” genera al mese 100mila ricerche e la concorrenza è spietata. Un nuovo villaggio turistico che ha aperto il suo sito non potrà in nessun modo arrivare in prima pagina nell’arco di 10 giorni in modo naturale. L’unico modo per raggiungere la prima pagina, in così poco tempo, è pagare Google per il posizionamento. Si chiama ricerca non organica.
Se, tu visitatore, stai leggendo questo articolo è perchè hai cercato “posizionamento Google“. Il risultato che ne hai avuto è dato dalla ricerca organica di Google che ti ha portato qui. Ma se affianco al link di questo articolo, su Google c’è la voce “Ann.” vuol dire che ti ho ingannato e sto pagando Google affinchè posizioni questo mio scritto in prima pagina e mi possa spacciare come il miglior seo-expert esistente in Italia.
Prima di fare il sito quindi bisogna scegliere le parole chiavi. Non dobbiamo scegliere quelle con la più alta percentuale di fallimento, ma quelle che potrebbero avere una qualche possibilità di successo. E come faccio a capire quali sono? Esiste un utile strumento, messo a disposizione da Google stesso, che si chiama “Strumento di pianificazione delle parole chiave di Google AdWords” dove ci può sbizzarrire con le parole chiavi, con le concatenazioni e scoprire, magari, che il proprio sito è sì ben posizionato con il proprio nome e cognome ma non genera nessuna ricerca da parte degli utenti.
Francesco Cappello