Primi su Google o primo su Google il risultato non cambia. Con questi termini di ricerca è difficile, se non impossibile entrare nelle grazie di BigG e accedere al primo posto. Lo ripetiamo, è possibile accedere alla prima pagina, male che vada nella TOP20, ma bisogna studiare, analizzare immergersi nel webmarketing e anticipare i gusti del pubblico e di eventuali e potenziali clienti. Primi su Google? No, ma nei primi venti posti sì, magari nei primi dieci scalzando qualcuno che non aggiorna il sito da tempo pensando di poter campare di rendita. E sì, perchè Google ha sempre fame e oltre che di nuovi siti ha fame di contenuto e se il sito è aggiornato in modo continuato meglio il famelico BigG si sente. Bisogna aggiornare, integrare, scrivere, ecco perchè l’ottimizzazione bisogna affidarla a professionisti del settore e non ad attori improvvisati.
Google ha fame, sempre, oltre che di siti anche di contenuti
Vi piace tenere aggiornato il vostro status su Facebook? Volete comunicare ai vostri amici cosa state per mangiare su Instagram o le emozioni su Twitter. Google è come il tamagotchi che bisogna allevare, coccolare, pulire, vestire e sfamare, altrimenti tutto il lavoro svolto fin’ora va in fumo e verrete scalzati da qualche altro sito, appena arrivato.